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messinscena d’affanni / quadro 1 di 5, su “acqua e rose, gerani e cose”

Questo è il racconto del primo appuntamento della rassegna messinscena d’affanni in cinque quadri e un casello, ispirata alle mie “storie d’amore inventato”. Il 17 marzo 2012 abbiamo dedicato i nostri cuori al racconto acqua e rose, gerani e cose (scheda).


Quando Marley chiude gli occhi non immagina l’evoluzione della serata… c’è qualcosa di diverso al casello Km97. Sulla parete dietro al suo divano preferito, un gigantesco A-M-O-R-E nel linguaggio dei gesti ammicca alla storia, rappresentata sulla parete opposta, di rossella e andrea. e Rossella e Andrea. All’ingresso del casello una volta abbandonato ma a cui è stata data nuova vita, Morrison, intanto, gioca con strani cartoncini e statuette sulla scala che non si sa bene dove porti. Si diverte a buttare giù tutti quei disegni con scritte, solo apparentemente, prive di senso: “Senza peso nel fondo”, e giù… “dove si avvera il sogno”, giù anche questo… “un bacio accende la vita”, giù. “Mare dentro” e via. “No dai, Morrison scendi, su, vieni! Morrrisoooonnn”. Il rumore inconfondibile dei croccantini – crock crock crock – è un’attrazione irresistibile. Il felino scende dalla scale – agile e sicuro.

Quando Morrison raggiunge Marley sul divano, il ritmo della serata è ancora lento. Ma la musica lascia presagire qualcosa di speciale. Luci verdi. Luci rosse. Un faro con una forte luce bianca. Un basso e una chitarra elettrica. Un dittico sullo sfondo e tanti cuscini per terra. Filo conduttore: il colore rosso. Bamboline di carta appese sulle pareti. Wislawa Szymborska. 1001 angioletti di carta. Patatina libera per tutti.

Quando Marley e Morrison si svegliano sono le 21.47. La performance ha inizio. I Rossella e Andrea, amanti all’improvviso, s’incrociano con i Rossella e Andrea pulp e sanguinolenti. Sono due o quattro? Questione scabrosa e, soprattutto, imprevista alla quale neanche il “Dio dei massacri” potrà dare una risposta. “D’altronde nessuna garanzia / Che fossero loro. / Sì, forse, da lontano, / ma da vicino niente affatto.” Gli aedi sono a confronto. La saletta è piena, siamo ad incastro. Tutte parti di un puzzle mal composto. Le gambe si sfiorano. La musica di sottofondo è perfetta nel tono e nei tempi e risuona nelle storie d’amore inventate di Rossella e Andrea. Alla storia dolceamara e vera fa da contraltare quella più mortifera e rossa.

Quando Marley e Morrison si allontanano, un’umanità variegata e colorata popola la prima messinscena d’affanni in un casello: sciantose signore e giovani alternativi, molte gonne e minigonne, poche ballerine, ma tanti stivali e tacchi, un’esagerata sciarpa di lana doppia e una cravatta accennata sotto un caldo golfo invernale, tanto mascara e un paio di coppole fantasia. Occhiali di cellulosa neri alla moda. Gli occhi si cercano, le labbra si guardano e le tentazioni si parlano. Più semplicemente: storie d’amore inventato.

Quando Marley e Morrison tornano sul loro divano preferito, la serata con tanti affanni sembra finita. All’esterno del non-luogo alcuni sedili dismessi di un vecchio cinema con vista ferrovia. Le anime sono affatturate dal cielo stellato, dalla luna. Alberi di ulivo: una mite serata di fine inverno, 18,7 gradi centigradi. “Ogni inizio è solo un seguito e il libro degli eventi è sempre aperto a metà.”

testo a cura di Ubaldo Villani-Lubelli, immagini di Annalinda Piroscia

messinscena d’affanni in cinque quadri e un casello

Messinscena d’affanni in cinque quadri e un casello” è una rassegna ispirata alla raccolta di racconti “storie d’amore inventato”. Danza, musica, teatro e arti figurative interagiscono in cinque serate – una per racconto – ospitate in un casello ferroviario ristrutturato e divenuto uno strano… contenitore: Km97 (via della Ferrandina 5, sulla Lecce-Novoli).


Pubblicata in forma di autoproduzione nel settembre 2010, “storie d’amore inventato” si apre così alle libere interpretazioni di artiste e artisti che mettono in scena i cinque “affanni” d’amore raccontati: Massimiliano Manieri, scrittore e performer; Assunta Fanuli, che “ricerca e sperimenta il Sé attraverso la danza storica, il teatro e i costumi”; Alessandra Pallara, coreografa e danzatrice; Giovanni Carrozzini, studioso di filosofia; Lea Barletti, attrice.

Cinque racconti per cinque serate, ospitate tra marzo e settembre 2012 nel casello ferroviario ristrutturato dall’associazione Sum, Km97, sulla provinciale Lecce-Novoli (via della Ferrandina 5): uno spazio che dice del viaggio e della stasi, e di un grande investimento di energie e creatività per la valorizzazione delle produzioni “dal basso”. Tutto il casello, allora, racconterà nei suoi spazi l’amore tormentato dei cinque racconti contenuti nel libro: “Questa è da bruciare”, “il minore dio creatore”, “chatt’ami ti prego chatt’ami”, “acqua e rose, gerani e cose” e “Voglio venire via con te”.

Ci saranno gli artisti e le artiste, che interagiranno con la stessa autrice, le musiche dal vivo della cantautrice Christine IX (con Eva Muia nelle date di marzo e aprile) e il coordinamento di giornalisti, editor, studiosi e pensatori: Elena Riccardo, Gianpaolo Chiriacò, Giovanna Parmigiani, Dario Goffredo e Melissa Perrone.

In contemporanea in mostra – oltre alle “scenografie” rappresentate dagli art work polimaterici della pittrice Monica Lisi – alcune tavole illustrate inedite ispirate ai racconti. Queste ultime sono di Federico Bollino, fumettista e illustratore salentino, e Margherita Morotti, autrice della copertina di “rossella e andrea. e Rossella e Andrea”, vincitore del concorso nazionale Subway-Letteratura 2011.

Ogni serata sarà documentata dalle immagini di Annalinda Piroscia e i testi di Ubaldo Villani-Lubelli.

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