Mese: Maggio 2021

Fabiola Berton a lavoro sulle illustrazioni per il romanzo di Loredana De Vitis "il posto di dio" (Collettiva edizioni indipendenti, collana Orlando)

Fabiola Berton: l’illustratrice pícara de “il posto di dio”

La copertina del mio nuovo romanzo il posto di dio è il risultato di un desiderio e di una scelta. Fin dal momento dell’ideazione della collana Orlando, a lavoro con l’editrice Collettiva, ho spiegato che volevo farne un atelier, un posto dove la scrittura potesse incontrare [e dialogare con] altre forme di espressione e d’arte. Per “il posto di dio” questo incontro è stato con Fabiola Berton, un’artista di grande talento che mi ha fatto conoscere mio marito Davide.

Nata nel 1983 in Venezuela, laureata in Arti visive, Fabiola Berton è specializzata in 2D e 3D come concept artist, character & background designer, lighting artist, modellazione, texturing, motion graphics, graphic design e art direction. Tra le altre cose, ha lavorato come “artista delle luci e dei colori IB chiave” in Klaus. Lo avete visto? Questo è il trailer.

Per favore, accetta i cookie statistics, marketing per vedere questo video.

Fabiola si definisce in modo semplice, secco, un’artista, e in questa definizione fa confluire le sue passioni e i suoi studi, che si spingono all’agopuntura, all’interior design e allo yoga. Della copertina e delle illustrazioni interne che avevo in mente per il romanzo ho discusso con lei via e-mail, skype e whatsapp, scrutando dal mio schermo la sua finestra sull’Irlanda [attualmente vive a Kilkenny]. Mi aveva molto attratto un suo disegno di Edimburgo su ArtStation, e a quel gioco di luci le ho chiesto di ispirarsi. Fabiola ha letto il testo e ha camminato con me per la strade della mia città attraverso le mie foto, alcuni miei video e qualche strategico link su google maps.

Del concept di copertina mi ha spiegato:

In primo piano c’è Marta e, nella sua testa, il centro storico di Lecce delineato dalla sagoma della chiesa di San Paolo [nel romanzo è inventata, ndr]: un invito a entrare nella mente della protagonista per vivere la sua storia e, allo stesso tempo, per immaginare un immenso campo di possibilità. Una strada che incuriosisce, che sembra non finire, e che propone a chi la guarda di pedalare su una piccola bicicletta o di passeggiare attorno al posto di dio. Ho lavorato perché l’immedesimazione fosse intuitiva, perché l’immagine potesse parlare al mondo in altre lingue.

la copertina del romanzo "il posto di dio" di Loredana De Vitis, con un'illustrazione di Fabiola Berton

Ho visto prima uno schizzo in bianco e nero, poi una prima prova col colore. Sono bastati pochi minuti di confronto per arrivare al risultato finale. Bellissimo, ho detto. Ho chiesto a Fabiola se qualcosa del libro l’avesse colpita in particolare. Mi ha risposto che ne ha amato la picardía. Che cosa vuoi dire?, ho insistito [non conosco lo spagnolo]. E lei: è piccante, è… frizzante.

Hai un modo molto dettagliato di descrivere sia i personaggi che le situazioni. Questo ti fa entrare nella storia, essere non solo un lettore ma vivere i personaggi, essere parte stessa di una storia che, probabilmente, tutti abbiamo vissuto anche se in modi diversi. Il romanzo è audacemente divertente, pícaro e ben scritto, femminile e lunare.

Fabiola, che cosa significa per te essere un’artista?

Penso che in qualche modo siamo tutti artisti. Abbiamo tutti questa particolare sensibilità che, in un modo o nell’altro, ci fa esprimere in modo originale e creativo. Ognuno di noi si esprime nel suo essere unico, particolare.

Sei, come me, amante della natura. Anzi, più che amante.

La natura è mia madre, la mia maestra. Se ci torniamo, potremo vivere davvero.

Quando hai cominciato a dipingere?

A 6 mesi avevo già a portata di mano il mio giocattolo preferito: una penna. Dipingevo tutto quello che incontravo, da me stessa al solito foglio di carta.

particolare dell'illustrazione di Fabiola Berton per il capitolo "il ballo di santa Lucia", all'interno del romanzo "il posto di dio" di Loredana De Vitis, Collettiva edizioni 2021
particolare dell’illustrazione di Fabiola Berton per il capitolo “il ballo di santa Lucia”, all’interno del romanzo “il posto di dio” di Loredana De Vitis, Collettiva edizioni 2021

Ma come e quando hai deciso che il disegno sarebbe diventato il tuo lavoro?

Penso che non sia stata una decisione, ma una chiamata. È quello che sono venuta a fare. Credo che la vita, se la lasci fare e la ascolti attentamente, ti fornisce mappe personalizzate, ti mette lungo i percorsi migliori per te. Devi solo avere il coraggio di percorrerli.

Mi hai detto di aver camminato attraverso molte terre con lingue e culture diverse. Dove hai vissuto? Quali sono i tuoi luoghi del cuore?

Ho vissuto in tanti posti: Venezuela, Italia, Spagna, Irlanda. Sono diventati tutti luoghi del cuore, poiché ne ho ricevuto accoglienza e ho dato loro quello che sono o quello che mi hanno chiesto. Siamo cresciuti assieme, una parte di loro è rimasta in me e io ho lasciato una parte di me in loro.

Quali sono le tue tecniche predilette?

Gli acquerelli e l’arte digitale, per il momento. Lavoro molto anche con la fotografia, poiché sono appassionata di luce.

Quali sono i lavori che, fino a oggi, ti è piaciuto di più realizzare?

Tutte le mie opere portano in sé qualcosa della mia anima. Ognuna mi ha insegnato qualcosa, mi ha dato la possibilità di esplorazione e di incontro con me stessa e il messaggio che voglio comunicare. Il mio lavoro preferito è quello che sto facendo in quel momento.

particolare dell'illustrazione di Fabiola Berton per il capitolo "viaggio ad Assisi", all'interno del romanzo "il posto di dio" di Loredana De Vitis, Collettiva edizioni 2021
particolare dell’illustrazione di Fabiola Berton per il capitolo “viaggio ad Assisi”, all’interno del romanzo “il posto di dio” di Loredana De Vitis, Collettiva edizioni 2021

Dover lavorare con me, cioè in qualche modo non essere completamente libera di interpretare il mio romanzo, è stato un limite o uno stimolo in più?

È stato davvero stimolante lavorare con te, Loredana. È stato meraviglioso il modo che abbiamo trovato per descrivere la tua esigenza di stampare l’anima del libro in immagini evocative. Le immagini permetteranno a chi legge di navigare tra le storie, sia attraverso i colori della copertina che nell’avventura delicata, elegante e monocromatica delle illustrazioni interne che, all’improvviso, si aprono come finestre permettendo di vedere una parte dell’avventura.
Devo dire che lo stile del libro è molto più adulto di quello che sviluppo come stile personale, ma l’ho trovato artistico ed elegante. Mi ha portato alla mia parte più artistica di espressione evocativa.

Quali sono state le difficoltà principali incontrate nel tuo percorso?

Di solito non definisco i piccoli ciottoli della strada come difficoltà, penso che siano semplicemente piccole scorciatoie che portano al vero sentiero. Ringrazio tutte le apparenti “difficoltà”, perché da loro si impara a camminare saldamente dalla parte giusta.

Cosa consiglieresti a una giovane donna che volesse intraprendere la tua stessa strada?

Connettiti con te stessa, con la tua vera parte artistica, connettiti con il tuo messaggio e comunicalo al mondo in modo gioioso, vivace, rinnovato. Il mondo ha bisogno di messaggi ben pronunciati, le immagini sono sempre state i migliori driver, le migliori parole, il miglior linguaggio. Usalo sapendo che possiedi un grande potere e un grande potere è una grande responsabilità. Lungo la strada ricordati di sorridere, goditela e prenditi il tempo per esplorare il silenzio, il vuoto. Svuotati in modo da poter essere riempita di chi sei veramente.

<div class="clearfix"></div>