Mese: Settembre 2019

appunti [per scrivere un romanzo]

Flash! Ah-ah! Savior of the universe!

Mmm? Ma chi cazz?

Flash! Ah-ah! He’ll save everyone of us!

Ma chi è? Che ore sono?
Ma che cazz ne so?

Dario si rigirò a fatica tra le lenzuola bagnate d’umori e sudori, la luce dello schermo l’accecò.

Flash! Ah-ah! He’s a miracle!

Antoniooooo?
Antonio chi? Lui?

Flash! Ah-ah! King of the impossible!

Rispondi Dario, uffaaaa!
Pronto? Antonio, ma che cazzo è successo? Cosa? Sì, sì, arrivo.
Dove vai?
Lo raggiungo, dice che sta in crisi.
In crisi? Mancano sei ore! Che crisi c’ha questo mo’?
Dice che sta al bar della pompa di benzina.
Alle due di notte s’è fatto prendere da una crisi alla pompa? Ma è scemo sai.

Gli abiti stirati penzolavano dal lampadario, le scarpe lucide allineate nel corridoio, l’appuntamento dal parrucchiere fissato da due settimane. Dario e Sara s’erano ben preparati per il matrimonio di Antonio e Charlotte ed erano andati a letto eccitati ed entusiasti. Il giorno dopo avrebbero ballato, mangiato pesce e brindato alla nuova vita del loro vecchio amico e della sua giovane sposa. Paese nuovo, lavoro nuovo, casa nuova, beato lui che cambiava aria, ché qui al sud parevano tutti troppo stanchi e vecchi. L’hai visto invece, il nostro Antonio, che coraggio eh? Era partito e s’era fatto da solo, e in premio era arrivato pure l’amore.

Dario s’infilò i bermuda coi fenicotteri, una canotta lacera e le infradito di plastica. Sara si stiracchiò e si strofinò gli occhi.

Richiamalo, fatti dire qualche cosa.

Dario sparì dietro la porta del bagno, Sara non riuscì a distinguere quel che sentì, tra lo stordimento del sonno e il rumore dello sciacquone. Lo vide rientrare in camera da letto coi pugni sui fianchi.

Dice che s’è scopato la Lucia.
S’è scopato la Lucia? La Lucia? Ma che dice?
La chiami per favore? Vedi di capire se questo sta dicendo cazzate.

Insomma Antonio era in crisi, a poche ore dal sì a suon di pizzica e tamburelli con quella bella simpatica bionda ragazza americana che l’aveva finalmente convinto a sistemarsi, era riuscito a infilarsi nella malinconia dell’amara troppo intelligente Lucia. Lucia la fatale, quella che tutti volevano ma che non aveva mai voluto nessuno.

Ma che cazzo fa quel cretino? E la Lucia poi, altra perla. Ma se lo voleva perché non se l’è preso l’anno scorso, invece di metterlo a secco a calci sull’aereo?

Sara se ne andò in soggiorno, accese la luce sul tavolino e sprofondò nuda nel divano, fece cenno a Dario di chiudere la porta e compose il numero di Lucia. Quella rispose al terzo tentativo. Bruno intanto aveva cominciato ad abbaiare, Dario uscì in giardino sbattendo l’alluce sul fermaporta, trattenne a stento un’imprecazione e gli lanciò il suo osso finto preferito.

Pochi minuti dopo Lucia apparve nuda sulla porta, la pelle lucida, i seni scintillanti, Dario che placava le fiamme del dito sotto il getto dell’irrigatore.

Che ti ha detto?
S’è messa a ridere.
Cioè?
Dice che non gli è venuto nemmeno dritto. Sbrigati, vai alla pompa, vai.

appunti [forse] per un romanzo, settembre 2019

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